Visualizzazioni totali

lunedì 4 giugno 2012

Incipit



Oggi vi propongo un incipit eccezionale.
Una delle storie più incredibili mai raccontate, in cui amore, avventura e mito
si mescolano di continuo dando vita a personaggi e scene
destinate a restare nell'immaginario collettivo per l'eternità.



Cantami, o Diva, del Pelide Achille
l'ira funesta che infiniti addusse
lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco
generose travolse alme d'eroi,
e di cani e d'augelli orrido pasto
lor salme abbandonò (così di Giove
l'alto consiglio s'adempía), da quando
primamente disgiunse aspra contesa
il re de' prodi Atride e il divo Achille.
E qual de' numi inimicolli? Il figlio
di Latona e di Giove. Irato al Sire
destò quel Dio nel campo un feral morbo,
e la gente pería: colpa d'Atride
che fece a Crise sacerdote oltraggio.


[Omero, Iliade, traduzione di Vincenzo Monti, Casa Editrice G. D'Anna, 1960]

Nessun commento:

Posta un commento