Visualizzazioni totali

venerdì 25 aprile 2014

Weekly Apple #3 - Laura Buffa


Gli autori di
 su Fantasy land


Intervista con...
LAURA BUFFA

http://www.amazon.it/Gli-ultimi-giorni-del-Corvo-ebook/dp/B00FK1HVE2/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1397151115&sr=8-1&keywords=laura+buffa

(un clic sulle cover vi indirizzerà su Amazon, dove potrete acquistare gli ebook)

Terza ospite dell'appuntamento settimanale con gli autori pubblicati da La Mela Avvelenata è la giovanissima Laura Buffa. Vediamo cos'ha da raccontarci.

D: Domanda d’obbligo per riscaldare l’ambiente: chi è Laura Buffa?


Un’instancabile sognatrice che vorrebbe visitare il Giappone. Mi piace indossare abiti color pastello, ma cerco tutto ciò che è dark e spaventoso nei libri e nei film. Amo leggere, scrivere e disegnare. Leggo più volte gli stessi volumi di Naruto di Masashi Kishimoto e ho una cotta per il personaggio di Jack di The Nightmare before Christamas da quando avevo cinque anni. Se dovessi presentarmi sul serio, allora direi di essere una studentessa universitaria che frequenta il corso di Lettere Moderne. Oltre allo studio, collaboro con il sito Fantasy Magazine e con Fralerighe che mi hanno dato l’opportunità di conoscere meglio il mondo del genere fantasy attraverso articoli, spunti e recensioni.

D: Il lavoro di uno scrittore è fatto di molte cose, non sempre è facile e di sicuro non è mai “leggero”. Cosa significa per te scrivere? Come nascono le idee per i tuoi romanzi/racconti?


Partiamo dal presupposto che secondo me tutti possono scrivere; basta una penna e un quaderno. Anzi, adesso abbiamo i PC, quindi è ancora più semplice. Ma non tutti sanno raccontare; alcuni non ne sono proprio capaci. Per me il lavoro dello scrittore è quello di raccontare, e raccontare una storia non è sempre facile perché a volte metti in gioco te stesso e i tuoi sentimenti. Ricordo di aver letto da qualche parte la citazione di un autore che affermava che uno scrittore deve avere alle spalle un passato difficile (non voglio appropriarmi di questa riflessione, purtroppo non ricordo chi sia l’autore), perché bisogna avere qualcosa da raccontare per scrivere una bella storia. Fatta questa piccola premessa, dico che “scrivere” per me significa trasmettere un’emozione al lettore attraverso una storia che vale la pena leggere almeno una volta o attraverso un personaggio di cui è difficile scordarsi. Quando abbozzo la trama di una storia miro a questo, elaboro lo scenario giusto per poter rappresentare le mie emozioni, le mie riflessioni. Dopo aver trovato tutto l’occorrente nella mia testa, desidero solo che ogni pezzo del puzzle si incastri bene nell’insieme e che non lasci spazi vuoti; per spiegarmi meglio, lavoro molto sull’intreccio perché desidero che ogni parte della mia storia abbia a sua volta una sua storia, una spiegazione “plausibile” (o quasi) che si possa collegare al resto del romanzo. Cerco di non lasciare dei punti in sospeso perché, da lettrice, amo le storie che non sono lasciate “al caso”.

Le idee per i miei romanzi nascono per caso; mi è capitato di avere in mente una trama per un mio lavoro dopo aver chiacchierato con amici e altre volte mi sono ritrovata a disegnare un personaggio durante la lezione di chimica, alle scuole superiori. Di solito elaboro una trama unendo più punti, magari vengo ispirata da una parola chiave e cerco di ricollegare dei simboli mitologici ad essa; ho sempre davanti a me l’immagine di un mosaico colorato, quando parlo del mio modo di scrivere. Ad esempio, nel caso de Gli ultimi giorni del Corvo ho iniziato a pensare alla storia ponendomi diverse domande, fra cui “perché questi poeti vengono chiamati maledetti?”, e da lì ho continuato a farmi domande fino a che non ho trovato le risposte che cercavo.

http://www.lamelavvelenata.com/?s=laura+buffa

D: Essendo una grafomane, sono molto curiosa di sapere quanti altri autori usano i mezzi “tradizionali”, almeno nella prima stesura. Tu come scrivi: carta e penna o direttamente al pc? Ascolti musica per calarti nelle atmosfere della tua opera o preferisci il silenzio? E soprattutto, fai una scaletta prima di iniziare o scrivi “a braccio”?


Scrivo da quando frequentavo le elementari e già da allora amavo prendere appunti sui quaderni. All’inizio scrivevo i miei romanzi direttamente su carta, poi, con il tempo, ho trovato una tecnica che adopero tuttora, una sorta di “via di mezzo”; prima di iniziare una storia (che sia un romanzo o un racconto) scrivo tutto ciò che mi passa per la testa (note, trame, descrizioni dei personaggi, appunti e correzioni) su un quaderno. Quando ho tempo, solitamente, procedo in questa maniera; finito di scrivere il romanzo, stampo per poi rileggere il tutto e, nel frattempo, segno gli errori da correggere e le modifiche da apportare; durante la seconda e terza stesura al PC del medesimo romanzo, prendo come punto di riferimento ciò che ho scritto sulla copia di carta. Amo scrivere di pomeriggio e soprattutto di notte, perché adoro il silenzio. Al contrario, quando leggo e revisiono un lavoro a volte metto una colonna sonora di sottofondo.

D: Quali sono i tuoi generi e i tuoi autori preferiti? C’è qualche scrittore (o qualche libro) in particolare che ti ha “cambiato la vita”?


Leggo di tutto, ma a essere sincera quando entro in una libreria mi reco immediatamente nel reparto dedicato al genere Fantasy; sto amando molto i sottogeneri urban, dark, distopico, ucronico e horror. Fantasy a parte, mi piacciono i romanzi ambientati in Oriente. Ultimamente sto cercando anche di leggere i classici. I miei autori preferiti sono Melissa de la Cruz, Catherine Banner, Cecilia Randall, Neil Gaiman e, ovviamente, autori del passato come Edgar Allan Poe e C. S. Lewis, mi piacciono anche le poesie di Baudelaire. C’è una scrittrice che mi ha cambiato la vita, J. K. Rowling. Il primo romanzo fantasy che ho letto faceva parte della saga di Harry Potter, prima di allora non avevo letto alcun Fantasy (se mettiamo da parte gli albi a fumetto, le W.I.T.C.H. e le fiabe che mi aveva passato mia madre) e solo così ho capito che mi sarebbe piaciuto fare la scrittrice. Ma c’è un altro autore/regista che ha influito molto sul percorso che ho voluto intraprendere. Nei miei primi anni di scrittura mi sono ispirata alle storie di J. K. Rowling e di C. S. Lewis, ma sentivo che nelle mie storie mancava qualcosa; e grazie a Tim Burton ho capito cosa.

 Ho sempre avuto un debole per i cattivi e per le storie macabre. Non so spiegare il perché, ma da bambina ero rimasta affascinata dal personaggio di Jack. All’epoca ero troppo piccola per capire che quel film d’animazione nascondeva un lavoro straordinario dietro le quinte ed ero perfino troppo piccola per pronunciare il titolo completo del film, che abbreviavo con “la cassetta con lo scheletro”. Con gli anni ho capito che le mie storie, per appartenermi completamente, avevano bisogno di quel tocco dark in più; non importa quanto potesse essere strano scrivere qualcosa riguardante la morte, i fantasmi o altro.

Continuavo a ripetermi che era ciò che volevo; in fondo… si scrive quel che si vorrebbe leggere.
https://www.youtube.com/watch?v=PNzuP7DIatc
 Booktrailer - cliccare sull'immagine

D: Progetti letterari (e non solo) futuri.


Ho molti progetti letterari in mente, ma non ho niente di certo. Posso solo dirvi che sto lavorando alla prima stesura del sequel de Gli Ultimi giorni del Corvo e aspetto risposte per un racconto dark/thriller autoconclusivo e per due lavori urban fantasy ambientati in Italia.

D: Per concludere, una citazione dal tuo romanzo/racconto pubblicato con La Mela Avvelenata.


Mi viene in mente una frase che ho scritto con il cuore in mano, in un momento difficile della mia vita. Una frase che potrebbe rispecchiarsi con lo stato d’animo di uno dei miei personaggi nel racconto Gli ultimi giorni del Corvo. “[…] Non poteva deluderlo. Forse questo pensiero era l’unico modo che aveva per continuare a vivere in un mondo che non le apparteneva più, in un mondo infame che le aveva portato via tutto quanto. Forse soltanto così non si sarebbe arresa davanti alla morte.”
  
D: Grazie per essere stata qui. Appuntamento alla prossima settimana con Weekly Apple #4. Chi sarà il prossimo ospite?

Intanto, visitate il sito della Mela Avvelenata: basterà cliccare sull'immagine qua sotto!


http://www.lamelavvelenata.com/

Nessun commento:

Posta un commento