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venerdì 9 maggio 2014

Weekly Apple #5 - Ugo Spezza


Gli autori di
 su Fantasy land


Intervista con...
UGO SPEZZA

http://www.amazon.it/Unit%C3%A0-di-sopravvivenza-Ugo-Spezza-ebook/dp/B00DFJWFC4/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1397154352&sr=1-1&keywords=UGO+SPEZZA
(un clic sulle cover vi indirizzerà su Amazon, dove potrete acquistare gli ebook)

Quinto appuntamento settimanale con gli autori pubblicati da La Mela Avvelenata. Vediamo cos'ha da raccontarci Ugo Spezza.


D: Domanda d’obbligo per riscaldare l’ambiente: chi è Ugo Spezza? 
Sono un informatico specializzato in reti e webmaster oltre che grafico con Photoshop. Per circa dieci anni ho collaborato con riviste e giornali di informatica a tiratura nazionale come PcOpen, PcUpgrade e PcMagazine oltre che diversi siti Web del settore, pubblicando oltre duecento articoli. Ho nel carnet anche tre pubblicazioni con la diffusissima rivista Jack (G&J-Mondadori).
Dal 2007 l'editoria informatica va in crisi e le testate tagliano le collaborazioni esterne. Di qui, da vecchio appassionato di Fantascienza e collezionista di Urania, Solaria e altre testate storiche, la decisione di tentare di scrivere qualcosa: un racconto. Purtroppo il primo lavoro risente di tutti i tecnicismi della scrittura da saggista e della inesperienza nel settore. Ma contatti con altri autori denunciano man mano le stroncature che vengono eliminate e col tempo prende forma il primo vero racconto: "Necronomicom". Esso tratta di un vascello spaziale che si avventura per ricerche di esobiologia ma contempla anche esperimenti su esseri umani (disgraziati detenuti condannati alla pena capitale) al fine di trovare una cura definitiva contro il cancro. La intelligenza artificiale che viene prodotta allo scopo purtroppo prende il sopravvento e trasforma in mostruosi mutanti gli ex carcerati. Il titolo prende vita sulla carta di Short Stories n.9. Fu un colpo di fulmine: vedere il proprio nome pubblicato assieme a quello di vincitori di premi letterari prestigiosi. Così qualche tempo dopo viene fuori "Il mistero dei Fantasmi di Eden" e due altre pubblicazioni nella collana Robot Ita sempre di Edizioni Scudo. Oltre la fantascienza c'è anche un Tecnofantasy per la pubblicazione E-Heroes da un'idea di Giorgio Sangiorgi, autore che vorrei ringraziare per avermi fatto conoscere nell'ambiente.

In Giugno 2013 la vera sorpresa: Esce il racconto "Unità di Sopravvivenza 74" con l'editore digitale "La Mela Avvelenata". L'e-book, controeditato da Alexia Bianchini e dotato di una splendida cover uscita dalla mano di Daniela Barisone sfonda su Amazon.it dove rimane in classifica tra i primi cento posti per sette mesi consecutivi e tra Luglio e Agosto 2013 entra in Top Ten (n.7). Una felicissima sorpresa per autore ed editore.


D: Il lavoro di uno scrittore è fatto di molte cose, non sempre è facile e di sicuro non è mai “leggero”. Cosa significa per te scrivere? Come nascono le idee per i tuoi romanzi/racconti?

Il lavoro di uno scrittore è durissimo. Spesso produco versioni trash di racconti o romanzi che io stesso rottamo. Altre volte le riprendo dopo anni trasformandole qualcosa d'altro. Sono in grado di produrre un racconto in poche ore (o almeno forgiare il nucleo principale dell'idea). Ho terminato un racconto breve, poi titolato "Abduction", che ovviamente tratta di alieni, in sole due settimane. Bisogna lavorare molto sull'idea, cercare ampliamenti e affiancare altri personaggi a quelli esistenti. Ho avuto la fortuna di potermi avvalere in passato dei consigli di alcuni scrittori come Francesco Verso (che conosco personalmente) e della sceneggiatrice Claudia Marinelli, oltre che dello stesso Sangiorgi.

http://www.lamelavvelenata.com/?s=ugo+spezza

D: Essendo una grafomane, sono molto curiosa di sapere quanti altri autori usano i mezzi “tradizionali”, almeno nella prima stesura. Tu come scrivi: carta e penna o direttamente al pc? Ascolti musica per calarti nelle atmosfere della tua opera o preferisci il silenzio? E soprattutto, fai una scaletta prima di iniziare o scrivi “a braccio”? 
Mai usata una penna per scrivere. Avendo seguito un corso di dattilografia sono in grado di battere a dieci dita e a occhi chiusi su una tastiera raggiungendo le trecento battute al minuto: un missile. La musica può essere utile nelle fasi di rilettura ma non in fase creativa e comunque deve essere solo un sottofondo, newage o chillout ad esempio. Non ho mai preparato una scaletta o un flow chart dello sviluppo di un racconto o romanzo. Concepisco le idee sulla narrativa a tarda sera prima di andare a letto nel silenzio e nel semibuio.  La trama viene poi sviluppata e ampliata quando tali idee escono dal buffer di memoria della tastiera e corrono sullo schermo del computer. Penso di poter fare ciò grazie a una valida memoria fotografica.

D: Quali sono i tuoi generi e i tuoi autori preferiti? C’è qualche scrittore (o qualche libro) in particolare che ti ha “cambiato la vita”? 
Tratto Fantascienza con note Horror. In particolare mi piace il genere Post-Atomico. Ma anche Horror puro e TecnoFantasy, ovvero nello stile di Tom Clancy. Non credo che riuscirei mai a produrre un romanzo sentimentale…

Ho letto molta fantascienza prima di iniziare  a scrivere, anche a fumetti (Nathan Never). Gli autori che mi hanno colpito di più sono Alfred Elton Van Voght e Fred Saberhagen. Ho apprezzato però anche le opere di Heinlein, di Clarke, di Haldemann e di Galouje mentre non sono rimasto particolarmente colpito da Asimov. Tra le scrittrici adoro Elizabeth Moon e Nancy Kress.

https://www.youtube.com/watch?v=cPBi7IQeYR0
Booktrailer - cliccare sull'immagine
D: Progetti letterari (e non solo) futuri. 
Ho un romanzo da rivedere: "Il sole Oscuro" che sarebbe poi nient'altro che la prequel del racconto "Unità di Sopravvivenza 74". In più sto scrivendo un horror puro (niente fantascienza) assieme all'affermato scrittore Marco Vecchi. L'opera dovrebbe prender forma per la metà del 2014. Sto inoltre per concludere un altro romanzo sul genere post-atomico: "Desolazione" e un tecnofantasy: "La porta di Luce".

D: Per concludere, una citazione dal tuo romanzo/racconto pubblicato con La Mela Avvelenata. 
«Armamento Mater-X9 a bolle di plasma ionico in fase di assemblaggio!». L’androide avvitò la canna al corpo della pistola. Appena dopo sfilò un parallelepipedo di ipervetro lungo una decina di centimetri dal caricatore. Nel frattempo le intercapedini che si erano aperte nella gamba sinistra si chiusero automaticamente. Il PoliPlast ricoprì alla perfezione le strutture chiuse tanto che divenne impossibile individuare il punto di assemblaggio. 
(Unità di sopravvivenza 74)

D: Grazie per essere stato qui. 
Grazie a te.

Appuntamento alla prossima settimana con Weekly Apple #6. Chi sarà il prossimo ospite?

Intanto, visitate il sito della Mela Avvelenata: basterà cliccare sull'immagine qua sotto!


http://www.lamelavvelenata.com/

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