Intervista con...
DEBORA SCARICO
Oggi, ospite dell'appuntamento settimanale con gli
autori pubblicati da La Mela Avvelenata è la sorprendente illustratrice (nonché scrittrice) Debora Scarico. Vediamo cos'ha da raccontarci.
D: Domanda d’obbligo
per riscaldare l’ambiente: chi è Debora Scarico?
Belle domande. Premetto che mi sento più illustratrice che scrittrice, comunque entrambe rimangono più un piacere che un dovere. Questo per me è molto importante, significa sentirsi liberi in uno spazio che è solo tuo all'inizio, ma che in seguito potrai condividere con altri. Come nascono le idee per i miei lavori? Dipende... mi capita di leggere romanzi di altri Autori capaci di catturare il mio interesse da subito e, quando succede questo, qualcosa dentro me comincia a muoversi. Alcune mie illustrazioni sono infatti ispirate a racconti o romanzi, diciamo che mi piace dare un corpo all'anima. Altre volte invece dipende dal mio stato d'animo o dall'emozione del momento.
Una sognatrice per eccellenza. Sono qui, ma al tempo stesso
sono altrove. Una parte di me ha sempre voluto fare l'avvocato (detesto le
ingiustizie), ma poi mi sono resa conto che quel titolo mi avrebbe costretto a
rimanere con i piedi per terra ed è una condizione che il mio spirito libero
non avrebbe mai accettato! Così ho deciso di prendere quella strada che so
essere, sì competitiva, ma al tempo stesso mi permette di volare con la
fantasia. Di che parlo? Illustrare e scrivere. Sono queste le cose che mi fanno
stare bene.
D: Il lavoro di uno
scrittore/illustratore è fatto di molte cose, non sempre è facile e di sicuro non è mai
“leggero”. Cosa significa per te scrivere/illustrare? Come nascono le idee per i tuoi lavori?
Belle domande. Premetto che mi sento più illustratrice che scrittrice, comunque entrambe rimangono più un piacere che un dovere. Questo per me è molto importante, significa sentirsi liberi in uno spazio che è solo tuo all'inizio, ma che in seguito potrai condividere con altri. Come nascono le idee per i miei lavori? Dipende... mi capita di leggere romanzi di altri Autori capaci di catturare il mio interesse da subito e, quando succede questo, qualcosa dentro me comincia a muoversi. Alcune mie illustrazioni sono infatti ispirate a racconti o romanzi, diciamo che mi piace dare un corpo all'anima. Altre volte invece dipende dal mio stato d'animo o dall'emozione del momento.
D: Essendo una
grafomane, sono molto curiosa di sapere quanti altri autori usano i mezzi
“tradizionali”, almeno nella prima stesura. Tu come scrivi/disegni: carta e penna o
direttamente al pc? Ascolti musica per calarti nelle atmosfere della tua opera
o preferisci il silenzio? E soprattutto, fai una scaletta prima di iniziare o
scrivi “a braccio”?
Oddio... dipende molto dalle occasioni. Spesso le idee mi vengono in metropolitana (forse perché non avendo nulla da fare in quel momento il mio cervello apre le ali e vola) quindi se non sono munita né di carta e penna (almeno per prendere appunti) né di computer, mi tocca memorizzare tutto tramite cervello. In un secondo momento, se si tratta di racconti abbozzo qualcosa su carta, se invece si tratta di disegnare in genere prediligo carta e matita e solo in un secondo momento adopero il computer. Questo perché non desidero perdere la manualità. In assoluto la musica non deve mai mancare, che sia ad alto volume o in sottofondo. Quando inizio un progetto, specie se fumetto, mi preparo sempre una scaletta così ho ben chiare le idee sull'impostazione delle tavole, in seguito preparo la sceneggiatura con relative inquadrature comprese di lettering, onomatopee ecc... fatto questo si comincia a disegnare.
Oddio... dipende molto dalle occasioni. Spesso le idee mi vengono in metropolitana (forse perché non avendo nulla da fare in quel momento il mio cervello apre le ali e vola) quindi se non sono munita né di carta e penna (almeno per prendere appunti) né di computer, mi tocca memorizzare tutto tramite cervello. In un secondo momento, se si tratta di racconti abbozzo qualcosa su carta, se invece si tratta di disegnare in genere prediligo carta e matita e solo in un secondo momento adopero il computer. Questo perché non desidero perdere la manualità. In assoluto la musica non deve mai mancare, che sia ad alto volume o in sottofondo. Quando inizio un progetto, specie se fumetto, mi preparo sempre una scaletta così ho ben chiare le idee sull'impostazione delle tavole, in seguito preparo la sceneggiatura con relative inquadrature comprese di lettering, onomatopee ecc... fatto questo si comincia a disegnare.
D: Quali sono i tuoi
generi e i tuoi autori preferiti? C’è qualche scrittore (o qualche libro) in
particolare che ti ha “cambiato la vita”?
Adoro il Fantasy e Marion Zimmer Bradley per eccellenza, ma apprezzo anche tanti altri Autori.
Adoro il Fantasy e Marion Zimmer Bradley per eccellenza, ma apprezzo anche tanti altri Autori.
No, nessun libro o Autore mi ha mai cambiato la vita, più che altro mi ha aiutato a crescere.
D: Progetti letterari
(e non solo) futuri.
Al momento sono impegnata con delle illustrazioni e un paio di progetti per bambini, presto riprenderò con il secondo capitolo di Sibilla e un altro progetto che, per ovvi motivi, non posso ancora annunciare. In ambito di scrittura invece sono in fase di revisione.
Al momento sono impegnata con delle illustrazioni e un paio di progetti per bambini, presto riprenderò con il secondo capitolo di Sibilla e un altro progetto che, per ovvi motivi, non posso ancora annunciare. In ambito di scrittura invece sono in fase di revisione.
D: Per concludere, una
citazione dal tuo romanzo/racconto pubblicato con La Mela Avvelenata.
“A mia figlia, che possa gestire ogni situazione che la vita impone”.
(Legami Spezzati - racconto free).
“A mia figlia, che possa gestire ogni situazione che la vita impone”.
(Legami Spezzati - racconto free).
D: Grazie per essere
stata qui.
Grazie a te.Appuntamento alla prossima settimana con Weekly Apple #7. Chi sarà il prossimo ospite?
Intanto, visitate il sito della Mela Avvelenata: basterà cliccare sull'immagine qua sotto!