"Il bene di un libro sta nell'essere letto. Un libro è fatto di segni
che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose.
Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono
concetti, e quindi è muto. Questa biblioteca è nata forse per salvare i
libri che contiene, ma ora vive per seppellirli. Per questo è diventata
fomite di empietà".
(Guglielmo: Quinto giorno, Vespri), Il nome della Rosa
Ci lascia un Maestro dei segni, uno che li ha studiati, interpretati e manipolati con estrema abilità. Buon viaggio, professor Eco, che la terra ti sia lieve.