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sabato 20 settembre 2014

Wired!



Ho scoperto un sito davvero interessante per mettere "in vetrina"
i propri lavori, editi e non.

Tramite Penne Matte, inoltre, si può partecipare a un gustoso contest
lanciato dal social writing, assieme al magazine Wired, 

Basta leggere i racconti e, se piacciono, votarli.

Per quanto mi riguarda, il racconto in gara è
Ali di fuoco.


http://www.pennematte.it/opera/ali-di-fuoco/

Ora tocca a voi. Cliccate sull'immagine, scaricate il racconto, leggete e...

VOTATE!

Enjoy!

venerdì 19 settembre 2014

Weekly Apple #14 - Francesca Rossi


Gli autori di
 su Fantasy land


Intervista con...
FRANCESCA ROSSI

Oggi, ospite dell'appuntamento settimanale con gli autori pubblicati da La Mela Avvelenata è la scrittrice Francesca Rossi. Vediamo cos'ha da raccontarci.

D: Domanda d’obbligo per riscaldare l’ambiente: chi è Francesca Rossi?


Sono un’arabista, blogger e scrittrice. Mi sono laureata (triennale e magistrale) a La Sapienza in Lingue e Civiltà Orientali, collaboro con diversi magazine online, tra cui “Velut Luna Press”, “Egittologia.net”, “Cultura e Culture di un Mondo in Movimento” e gestisco il sito ufficiale dedicato ad “Angelica la Marchesa degli Angeli”, il blog dedicato al mondo arabo “La Mano di Fatima” e quello dedicato alle grandi donne nella Storia “Divine Ribelli”. Ho appena creato anche un nuovo blog, “La Penna Zen”, dedicato alla scrittura. Sono una lettrice appassionata che non può vivere senza libri.

D: Il lavoro di uno scrittore è fatto di molte cose, non sempre è facile e di sicuro non è mai “leggero”. Cosa significa per te scrivere? Come nascono le idee per i tuoi romanzi/racconti?


Per me scrivere è riflettere, conoscere me stessa, interpretare ciò che ho intorno stando sola con la storia che sento di voler raccontare. E’ anche una vera e propria conquista della libertà d’espressione e, dunque, richiede impegno e pazienza per imparare la tecnica, applicarla e per far venire fuori la personalità unica e irripetibile di chi scrive, che non ammette omologazione alcuna. Scrivere è creare mondi spesso solo in apparenza distanti dalla realtà ma che, a ben guardare, non fanno che rifletterla come in uno specchio. Nelle parole che scrivo ci sono io, magari nascosta dietro a personaggi, luoghi e tempi distanti da quello in cui vivo. Credo sia così per molti autori; nei racconti e nei romanzi ci sono i nostri pensieri e le nostre osservazioni, ma anche il bene e il male che appartiene alla natura umana. C’è il microcosmo della nostra individualità e il macrocosmo del mondo intero. Per questi motivi le idee per le mie storie nascono dalle letture, fondamentali per uno scrittore, ma anche dall’osservazione delle persone e del mondo.

D: Essendo una grafomane, sono molto curiosa di sapere quanti altri autori usano i mezzi “tradizionali”, almeno nella prima stesura. Tu come scrivi: carta e penna o direttamente al pc? Ascolti musica per calarti nelle atmosfere della tua opera o preferisci il silenzio? E soprattutto, fai una scaletta prima di iniziare o scrivi “a braccio”?


Di solito scrivo prima a penna e poi passo tutto al computer, perché mi aiuta a riflettere con calma e a prendermi il mio tempo. Ascolto musica spesso, ma prima di scrivere, perché in quel momento preferisco il silenzio. Ho già in mente tutta la storia nel quadro generale, ma in fase di scrittura, in modo particolareggiato, conosco bene la scena che sto scrivendo (che deve legarsi bene alla precedente) e le due o tre successive. Man mano che vado avanti queste scene mi si presentano nel loro ordine, aiutandomi ad arricchire ancora di più la storia e a fare eventuali modifiche.

D: Quali sono i tuoi generi e i tuoi autori preferiti? C’è qualche scrittore (o qualche libro) in particolare che ti ha “cambiato la vita”?



Questa domanda è difficile, perché sono una lettrice onnivora. Amo Edgar Allan Poe, Nagib Mahfuz, Emilio Salgari, John Grisham, Frederick Forsyth, Wilbur Smith … ma ce ne sono tantissimi altri. Adoro la letteratura araba. Ogni libro che leggo mi lascia qualcosa, mi regala nuova consapevolezza e ora mi vengono in mente “The Help” di Kathryn Stockett, “La Notte ha cambiato Rumore” di Maria Duenas, “Via col Vento” di Margaret Mitchell e, ovviamente, tutta la saga di “Angelica la Marchesa degli Angeli” scritta dai coniugi Golon, che è nel mio cuore da tantissimi anni e vi rimarrà per sempre.  

D: Progetti letterari (e non solo) futuri. 



Sto editando un nuovo romanzo di ambientazione araba e sta per essere pubblicato un altro mio libro con la casa editrice Genesis Publishing. Inoltre “Il Palazzo D’Inverno” uscirà in una versione ampliata. Ci sono altre cose in ballo ma ci vorrà un po’ di tempo ancora.


D: Per concludere, una citazione dal tuo romanzo/racconto pubblicato con La Mela Avvelenata. 


“«In un tempo dimenticato», proseguì Faqr, «in un mondo che non era ancora il nostro mondo, Allah vedendo la malvagità degli uomini pianse».

«E le sue lacrime si trasformarono nella lama della spada, mentre l’impugnatura venne forgiata dai primi uomini per non dimenticare il male commesso e il dolore arrecato all’Onnipotente» concluse Giahl”.


(“La Spada di Allah”)
  
D: Grazie per essere stata qui. 
Appuntamento alla prossima settimana con Weekly Apple #15. Chi sarà il prossimo ospite?

Intanto, visitate il sito della Mela Avvelenata: basterà cliccare sull'immagine qua sotto!


http://www.lamelavvelenata.com/